Era l’estate del 1308 quando, dopo 22 giorni di assedio, i militi delle famiglie guelfe fecero irruzione nel castello di Moasca, ultimo avamposto dei De Castello, nobili ghibellini. Poco dopo, questo maniero già allora antico, venne distrutto e si perse memoria delle sue forme e del suo stile. Solo nel 1351 si pose mano alla sua ricostruzione. Reso più confortevole col tempo, nell’800 l’interno del castello venne diviso su due piani: il secondo adibito a granaio, il primo ad abitazione, e sotto la grande cantina collegata ai profondi cunicoli utilizzati come celle. La rovina del castello è recente: solo nel dopoguerra il completo abbandono ha prodotto un rapido e irreversibile degrado. Negli ultimi anni però, un’accurato intervento di recupero ha impedito che Moasca perdesse per sempre il simbolo della propria storia e identità.
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In 1308, after a long siege lasting twenty two days, the Guelphs broke into the castle, the last outpost of the Ghibeline De Castello family. It was destroyed and forgotten about until 1351, when it was rebuilt with two huge high crenellated towers (that were later covered with a roof). Now, after another long period of neglect, the municipality has carefully restored it, preserving for generations to come this potent symbol of the history and identity of Moasca.
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